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Lina Beltrame dal "Corriere delle Alpi" dell'11 novembre 2011

Daniela De Donà da "Il Gazzettino" del 2 novembre 2011

Lina Beltrame da "Corriere delle Alpi" del 18 aprile 2011

Una festa per la Dante

BELLUNO. La Giornata della Dante, dedicata al 150º dell’Unità d’Italia, è stata celebrata sabato nel salone della rappresentanza del Palazzo dei Rettori, una cornice solenne ed elegante dove il prefetto, Maria Laura Simonetti, ha fatto gli onori di casa accogliendo il numeroso pubblico.
Non è mancato il messaggio del presidente Napolitano con l’elogio a quanto fa la Dante per divulgare la lingua e la cultura italiana, al pari della scuola pubblica. Ad aprire il programma, le note dell’inno “Fratelli d’Italia” cui è seguito l’intervento della presidente della Dante di Belluno, Adelia Orietta Costantini Longo che ha ricordato come tutte le manifestazioni del 2011, promosse dalla Società nei famosi mercoledì, siano state percorse da un filo che si può definire tricolore, in quanto sempre all’insegna dei 150 anni dell’Unità d’Italia. L’intrattenimento è continuato tra musica e prosa: la giovanissima flautista Giulia Lozza ha eseguito brani di Massenet, di Kulhau e di Marcadante, intervallando la lettura teatrale del saggio “Maria Drago, madre di Mazzini”, scritto da Ferruccio Costantini nel 1981 (alla fine, la presidente rivelerà, con commozione, che l’autore è suo padre). A interpretare la parte della madre, l’attrice Laura Portunato, quella del figlio, Dino Bridda, che la Costantini ha scelto proprio per la straordinaria somiglianza con Mazzini; infine, Andrea Basile, professore del Liceo ha fatto da collegamento tra i due interpreti con la voce narrante.
E’ stato un interessante e, a volte emozionante, ripercorrere la vita dell’eroe risorgimentale attraverso gli occhi della madre, la donna che l’ha seguito sempre, anche da lontano, che l’ha confortato nelle traversie e nelle delusioni, che l’ha sempre incoraggiato e sostenuto, che ha preso parte attiva alle battaglie facendo da mediatrice tra i liberali e le numerose adepte della Giovane Italia. E poi gli incontri con Jacopo Ruffini, con Giuseppe Garibaldi, con Goffredo Mameli, con Giuditta Sidoli, perseguitata e incarcerata da austriaci e borbonici, militante fervente della Giovine Italia, amante appassionata e ascoltata collaboratrice di Giuseppe Mazzini nei giorni felici di Marsiglia. Una storia di grandi ideali, di eroi disposti a sacrificare per essi la vita stessa.

Daniela De Donà da "IL Gazzettino" del 15 aprile 2011

 

Lina Beltrame da "Il Corriere delle Alpi"  del 30 marzo 2011

I 150 ANNI

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BELLUNO. La Società Dante Alighieri ha organizzato parecchi incontri con i propri soci e i cittadini bellunesi, nel filone delle celebrazioni del 150º dell’Unità d’Italia. In quello di oggi alle 17, 30 in Auditorium, si parla di “L’Unità d’Italia, Unità Linguistica” un titolo che entra nel vivo in quello che è il suo obiettivo principale. Infatti, prendendo in prestito le parole di Carducci che fondò la corporazione, nel 1889, si dice che «la Società Dante Alighieri tutela e diffonde la lingua e la cultura italiane nel mondo, ravvivando i legami spirituali dei connazionali all’estero con la madre patria e alimentando tra gli stranieri l’amore e il culto per la civiltà italiana». Dunque, a illustrare l’unità della lingua nell’Italia unita, arriverà dalla sede nazionale di Roma, il segretario generale della Società “Dante Alighieri”, Alessandro Masi. Professore universitario, critico d’arte, Masi rivolge le sue ricerche su arte e letteratura artistica del ‘900 italiano nel suo aspetto più strettamente “politico e sociale” come dimostrano le numerose pubblicazioni e le esposizioni realizzate in molte città italiane.
Per anni ha dato un importante impulso alla mostra sulla lingua italiana inaugurata qualche anno fa agli Uffizi di Firenze, un punto d’appoggio al progetto di realizzare il museo della lingua italiana, coltivato proprio dalla “Dante”. Dedicare un museo all’ italiano ha una forte valenza simbolica, rappresentando il segno dell’ importanza attribuita dal paese a una delle sue dimensioni culturali più significative. Inoltre, permette di costruire un nuovo strumento formativo per le giovani generazioni.
Intanto Belluno, come tutte le città italiane, si prepara a celebrare la Giornata della Dante dedicata al 150º dell’Unità, il prossimo 16 aprile, nella prestigiosa cornice del salone di rappresentanza della Prefettura.

Dino Bridda da "Il Gazzettino"  del 23 febbraio 2011

Dino Bridda da "Il Gazzettino"  dell'11 febbraio 2011

Lina Beltrame da "Il Corriere delle Alpi"  del 10 febbraio 2011

Lina Beltrame da "Il Corriere delle Alpi" del 25 gennaio 2011
 

Il Giorgione visto dallo scrittore Paolo Maurensig

 

Domani all'Auditorium il secondo appuntamento con "La Dante"

Secondo appuntamento con "La Dante" bellunese, domani alle 17,30 in Auditorium: lo scrittore Paolo Maurensig incontra il pubblico per raccontare le sua personale visione della vita e dell'opera di un grande pittore del Rinascimento, il Giorgione. L'argomento è strettamente legato alla nascita e sviluppo di uno dei suoi ultimi romanzi, "La Tempesta. Il mistero del Giorgione" dedicato proprio al pittore veneto e al quadro che ne è divenuto il simbolo. 
La conferenza è arricchita da proiezioni di immagini. Alla presidente della Società Dante Alighieri, Adelia Costantini Longo, è affidato il compito di presentare l'autore, la cui carriera letteraria è piuttosto originale. Goriziano di nascita, Maurensig ha lavorato per anni come agente di commercio a Udine e, a cinquant'anni, si scopre la vocazione di scrittore, anche se la passione per scrivere lo aveva già catturato adolescente. Nel 1993 pubblica, infatti, un romanzo che riscuote un immediato successo e numerosi riconoscimenti in Italia e all'estero, "La variante di Lüneburg" e subito dopo "Canone inverso" approdato anche sul grande schermo. Se lo scopo della "Dante" è principalmente quello di "tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiana nel mondo...", l'incontro con questo autore è un esempio di come la lingua italiana può essere raffinata ed elegante; infatti, nei suoi romanzi Maurensig rivela una notevole capacità narrativa attraverso un linguaggio intelligente e colto, pur scorrevole e trasparente.  E poi è anche la prova di come non sia mai troppo tardi per cimentarsi in nuove imprese letterarie, e non è il solo scrittore dal successo tardivo: ricordiamo Andrea Camilleri, Penelope Fitzgerald o il "farmacista" Theodor Fontane. 
In "La Tempesta. Il mistero del Giorgione", Maurensig fa rivivere la Venezia ottocentesca alternandola a quella odierna in un cerchio temporale che muove i protagonisti di ieri e di oggi legati dalla morbosa attrazione per La Tempesta, nell'intento di svelare il segreto che il pittore ha nascosto nel quadro. 

Lina Beltrame da"Il Corriere delle Alpi"  del 12 gennaio 2011

Tra poesie e musica, incontro con Fernando Conte

BELLUNO. Riprende oggi alle 17,30 in Auditorium il programma di “La Dante a Belluno” con una conferenza tenuta da Fernando Conte, neurologo e psicoterapeuta. Psicologo, laureato alla Sapienza di Roma, lo studioso concentra studi e ricerche nell’ambito della produzione mitico-simbolica delle religioni in relazione alla fenomenologia delle manifestazioni psichiche.
La conferenza che terrà a Belluno va ad esplorare un territorio non sempre chiaro, “Ai confini dell’anima... dove nascono le emozioni”, con proiezioni di immagini per illustrare quanto il professore andrà via via esponendo. Pierluigi Svaluto Moreolo, presterà la voce per recitare poesie e brani sull’argomento. L’aspetto musicale sarà affidato alla voce del soprano Ariadna Moreira accompagnata al pianoforte da Gisella Galatà, insegnante dello strumento nella scuola “Miari”.
La collaborazione con i giovani artisti della scuola “Antonio Miari” è un fiore all’occhiello della società: «Un progetto importante», dice la presidente Adelia Orietta Costantini Longo, «che da tempo portiamo avanti, facendolo diventare un’interessante consuetudine, perché noi ascoltiamo i giovani in un colloquio tra note e parole, tra musica e lingua italiana, tra brani di musica colta, libri, poesie e i racconti che appartengono al nostro migliore patrimonio linguistico».
A Belluno, l’associazione «Dante Alighieri» conta più di 150 soci che rispondono con entusiasmo alle iniziative rivolte, non solo ai soci stessi, ma anche a giovani, studenti e cittadini. Gli incontri hanno lo scopo di dare al pubblico l’occasione di spaziare tra letteratura e poesia, arti visive, approfondimenti culturali di storia e tradizione popolare, esplorare movimenti artistici e ascoltare musica colta.
Vengono inoltre illustrate e organizzate visite guidate a mostre ed escursioni che traducono in pratica gli argomenti trattati.

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